Un’indagine condotta dal Ministero dell’Istruzione, diffusa a luglio 2022, mette in luce il numero degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) frequentanti le scuole italiane, statali e paritarie, di ogni ordine e grado.
Dislessia, disgrafia, disortografia e discalculia sono i disturbi dell’apprendimento riconosciuti in questo report biennale riferito agli anni scolastici 2019/2020 e 2020/2021.
La situazione in Italia
Nel biennio analizzato il numero degli alunni a cui è stato diagnosticato un DSA è pari al 5,3% del totale degli studenti italiani e, di questi, il 3,2% frequentano gli ultimi tre anni di corso della scuola primaria. Dai dati si evince anche che sono maggiori gli studenti che frequentano le scuole paritarie (6,8%) rispetto a chi frequenta le scuole statali (5,1%).
A livello territoriale, le certificazioni DSA sono rilasciate più frequentemente nelle regioni del Nord Ovest (Piemonte, Liguria, Lombardia e Valle d’Aosta) dove si registra il 7,9% degli studenti certificati, una percentuale superiore rispetto ad altre aree geografiche e alla media nazionale (pari al 5,4%). Nel Mezzogiorno i dati sono estremamente più contenuti con un indice pari al 2,8%.
I disturbi diagnosticati
La dislessia, che incide sulla capacità di leggere, è il disturbo maggiormente diagnosticato con un’incidenza del 37,8%, seguito da disortografia, discalculia e disgrafia. Rispetto al totale dei frequentanti in tutti gli ordini e gradi, gli alunni dislessici rappresentano il 2,8% del numero complessivo.
Gli alunni “a rischio DSA”
Questa indagine ha incluso anche gli alunni “a rischio DSA”, ossia bambini e ragazzi che, a seguito di test specifici, presentano un probabile disturbo ma non possono ancora essere certificati DSA. Generalmente frequentano il primo e secondo anno della scuola primaria, alcuni di loro risultano ancora iscritti alla scuola dell’infanzia. Fortunatamente, si tratta comunque di percentuali ridotte – pari al 0,23% – con le quali si vogliono invitare istituzioni scolastiche e famiglie a continuare a monitorare le singole situazioni.
In sintesi, cosa ci dicono questi dati?
Comparando i dati con gli anni precedenti, è evidente che ci sia stato un notevole incremento di alunni con una diagnosi di Disturbi Specifici dell’Apprendimento, specialmente nel ciclo di scuola primaria: negli ultimi 7 anni (dall’anno scolastico 2014/2015 a quello 2020/2021), solo le certificazioni di dislessia sono passate da 94 mila a oltre 198 mila con un tasso di crescita del 99%.
C’è però un dato positivo e riguarda la situazione pandemica: nonostante il periodo di notevole difficoltà e la Didattica a Distanza (DAD), non si sono registrati aumenti significativi rispetto all’anno scolastico 2018/2019 (4,9%). È quindi importante continuare a sensibilizzare su questo tema, adottando nuove strategie di apprendimento e supporti specifici che aiutino gli alunni con DSA.