Didattica multisensoriale: cos’è e perché aiuta gli studenti con DSA




L’apprendimento non è uguale per tutti. Alcuni studenti memorizzano meglio leggendo, altri ascoltando, altri ancora attraverso il movimento o l’esperienza pratica. La didattica multisensoriale sfrutta questa varietà di approcci per rendere lo studio più efficace, soprattutto per chi ha Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA).

Cos’è la didattica multisensoriale?

Si tratta di un metodo che coinvolge più sensi contemporaneamente per facilitare l’apprendimento.

Non si limita solo alla lettura o all’ascolto, ma integra stimoli visivi, tattili, uditivi e cinestesici, ovvero quelli legati al movimento.

Un esempio? Un bambino con dislessia potrebbe imparare le lettere tracciandole con il dito su una superficie ruvida, anziché limitarsi a leggerle. Oppure, per memorizzare le tabelline, potrebbe cantarle con una melodia.

Perché è utile per chi ha DSA?

Gli studenti con DSA spesso incontrano difficoltà nei metodi di studio tradizionali. La didattica multisensoriale aiuta perché:

  • Rende lo studio più coinvolgente: evita la noia e mantiene alta l’attenzione.
  • Facilita la memorizzazione: l’uso di più canali sensoriali rafforza il ricordo.
  • Compensa le difficoltà specifiche: ad esempio, un bambino con dislessia può usare immagini e suoni per supportare la lettura.
  • Aumenta la motivazione: sperimentare modi diversi di apprendere riduce la frustrazione e migliora l’autostima.

Esempi di attività multisensoriali

  • Uso di materiali tattili: lettere e numeri in rilievo, sabbia, pasta modellabile.
  • Apprendimento in movimento: scrivere parole camminando o saltando sulle lettere.
  • Mappe concettuali e colori: evidenziare parole chiave, creare schemi visivi.
  • Musica e ritmo: creare canzoni o filastrocche per memorizzare concetti.
  • Esperienze pratiche: manipolare oggetti, fare esperimenti, simulazioni.

Un metodo efficace per tutti

La didattica multisensoriale non è solo una strategia utile per chi ha DSA, ma un metodo efficace per tutti. Integrare più sensi nell’apprendimento significa rendere la scuola più inclusiva, dinamica e vicina alle esigenze di ogni studente.

Hai mai provato un metodo multisensoriale con i tuoi figli o studenti? Raccontaci la tua esperienza nei commenti!

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