Sono cambiate le modalità di svolgimento dell’esame di Maturità per gli studenti con disturbi specifici d’apprendimento certificati. In che modo? Ve lo raccontiamo nel dettaglio.
Com’è strutturato l’esame di maturità
L’esame di Stato, disciplinato dall’Ordinanza Ministeriale n.65/2022, consiste in 3 prove:
- la prima prova scritta di italiano che inizierà alle 8:30 di mercoledì 21 giugno 2023.
Ha l’obiettivo di accertare la padronanza della lingua italiana e delle capacità espressive degli studenti, mettendo loro a disposizione tipologie e tematiche tra cui scegliere. - la seconda prova scritta si svolge su una o più discipline che caratterizzano il percorso di studi (es. matematica, latino o lingua straniera) e si terrà giovedì 22 giugno.
Anche in questo caso la prova è tornata ad essere nazionale, rispetto all’anno scorso in cui le tracce erano elaborate dalle singole commissioni d’esame. - un colloquio orale, successivo alle prove scritte, sui vari insegnamenti acquisiti durante l’anno scolastico.
Ammissione e svolgimento delle prove per studenti con DSA
L’articolo 45 dell’Ordinanza Ministeriale (OM) del 9 marzo 2023 prevede nuove modalità di ammissione e svolgimento dell’esame per gli studenti con DSA (Disturbi Specifici dell’Apprendimento) certificati ai sensi della legge 170/2010:
- l’esame di stato si basa su quanto contenuto nel loro Piano didattico Personalizzato (PDP)
- durante le prove possono utilizzare gli stessi strumenti compensativi utilizzati nel corso dell’anno
Ma c’è di più, la sottocommissione sulla base del PDP e delle informazioni fornite dal consiglio di classe deve individuare le modalità di svolgimento delle prove e può decidere di adottare:
- strumenti compensativi
- tempi più lunghi
- dispositivi per l’ascolto dei testi delle prove scritte registrati in formato “mp3”
- lettura dei testi delle prove da un componente la commissione
- trascrizione del testo su supporto informatico, per chi fa uso della sintesi vocale
Come avviene la valutazione prove?
L’attribuzione del punteggio alle prove è quello stabilito dall’OM ossia: 15 punti per la prova scritta di italiano, 10 punti per la seconda prova e 25 punti per la prova orale.
Tuttavia, la sottocommissione può adattare al PDP le griglie di valutazione delle prove scritte e orali.
Le prove scritte di lingua straniera sono uguali per tutti?
No, i candidati con DSA dispensati dall’insegnamento della lingua straniera o nel caso questa sia materia della seconda prova scritta svolgeranno delle prove sostitutive differenziate con modalità e contenuti stabiliti dalla commissione che si basano sulle informazioni contenute nel documento del consiglio di classe.
L’Attestato di Diploma: cosa cambia per gli studenti con DSA?
Assolutamente nulla per chi sostiene le prove d’esame avvalendosi di strumenti compensativi: in caso di esito positivo, come per tutti gli altri studenti, conseguono il diploma conclusivo del secondo ciclo d’istruzione nel quale, tra l’altro, non è fatta menzione della diversa modalità di svolgimento dell’esame.