A chi serve l’insegnante di sostegno?

Insegnante di sostegno con bambino in classe

L’insegnante di sostegno è un insegnante incaricato di aiutare bambini e ragazzi che manifestano delle disabilità fisiche e/o psichiche. L’obiettivo è favorire l’integrazione scolastica e contribuire alla crescita personale e pedagogica dello studente. 

La legge n.104 del 1992 definisce il ruolo, i diritti e i doveri dell’insegnante di sostegno. Questa figura è un docente specializzato nella didattica speciale, di supporto sia all’alunno con disabilità sia alla classe assegnata. 

Cosa fa l’insegnante di sostegno?

Il suo ruolo è diverso rispetto ad un comune insegnante e le mansioni di cui deve occuparsi sono numerose: deve preparare le lezioni che verranno svolte in classe, le attività di gruppo e i compiti assegnati, nell’ottica di semplificare lo studio e renderlo più facile da apprendere, nonché di facilitare l’inserimento dentro e fuori la classe. Inoltre, deve definire un Piano Educativo Individualizzato (PEI), tenendo in considerazione il profilo psico-fisico dell’alunno con cui si rapporta. Il suo lavoro è sempre svolto in sinergia con i Collaboratori Scolastici, la famiglia ed eventualmente lo staff medico.

I requisiti 

Per ricoprire questo ruolo nella scuola dell’infanzia o nella scuola primaria, all’insegnante di sostegno è richiesto un titolo valido per insegnare, ad esempio una Laurea in Scienze della Formazione Primaria.

Per le scuole medie e superiori, invece, è necessario essere in possesso o dell’abilitazione all’insegnamento o di una Laurea Magistrale (idonea alla classe di concorso e con 24 CFU in materie socio-psico-pedagogiche). 

In entrambi i casi, è inoltre richiesto il Titolo di Specializzazione al Sostegno che si ottiene tramite il superamento di un concorso composto da 4 prove d’esame.
 

Gli studenti con DSA hanno diritto all’insegnante di sostegno?

La Legge 104/92 non riconosce gli alunni con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) come aventi diritto dell’insegnante di sostegno, a meno che non siano diagnosticati anche altri stati di handicap

Tuttavia, l’Istituto Scolastico e il corpo docenti hanno il compito di individuare delle strategie educative e didattiche che possano supportare lo studente con DSA. Ad esempio definendo il PDP (Piano Didattico Personalizzato), come disciplinato dalla Legge 170/2010.