Caratteri ad alta leggibilità, quali scegliere per gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento

Font per DSA

La dislessia è il disturbo dell’apprendimento più comune tra gli studenti italiani: si manifesta principalmente con difficoltà di lettura dei testi scritti, siano essi scritti a mano o al computer. In quest’ultimo caso, è possibile adottare degli accorgimenti per supportare adeguatamente gli alunni, favorendo la fase di lettura e la conseguente comprensione del testo.

La British Dyslexia Association, un’importante associazione britannica che supporta e rappresenta gli studenti dislessici, ha condotto vari studi e redatto una guida per scegliere dei font facilmente codificabili dagli studenti DSA.

Fare una scelta accurata

Indipendentemente che il testo sia riprodotto su carta o in modalità virtuale, per esempio su video o diapositive, è importante tenere a mente che alcuni font – per le caratteristiche tecniche e lo stile che li contraddistingue – sono più leggibili di altri. Tra quelli comunemente disponibili sui programmi di scrittura, si può scegliere tra i seguenti:

  • Arial
  • Comic Sans
  • Verdana
  • Tahoma
  • Century Gothic
  • Trebuchet
  • Calibri
  • Open Sans

Esistono anche dei font studiati appositamente per chi presenta Disturbi Specifici dell’Apprendimento, realizzati tenendo conto del distanziamento dei singoli caratteri e della forma stessa di ciascuna lettera, evitando così il sovraffollamento visivo. I più utilizzati e facilmente reperibili sono:

  1. EasyReading®, un font considerato ibrido e dal design essenziale con spaziatura calibrata ampia
  2. Dyslexie, ideato dal graphic designer olandese Christian Boer, egli stesso dislessico
  3. OpenDyslexic, utilizzato anche da noi di Quaderni Speciali.

Altre caratteristiche da tenere in considerazione

Oltre al carattere individuato, si può valutare di utilizzare una dimensione minima di 12/14 punti e di optare per un interlinea ampio (l’ideale è 1.5). In quanto al capslock, spesso preferito come didascalia per supportare un’immagine o un video, la guida dell’associazione ne sconsiglia l’utilizzo, a favore delle lettere minuscole che risultano di più facile lettura.

In caso di un testo che prevede titolo, sottotitolo etc., si possono ben differenziare le varie parti utilizzando grassetti e caratteri più grandi: ad esempio, il titolo dovrebbe essere del 20% più grande rispetto al corpo normale. Si ricorda infine, che è preferibile utilizzare frasi brevi – massimo 70 caratteri circa – e paragrafi ben differenziati per non creare disordine visivo sin dal primo approccio di lettura.

In conclusione

Adottare questi accorgimenti non è solo un gesto di inclusività, ma è anche uno degli strumenti compensativi che si possono prevedere per gli alunni DSA, al pari dei quaderni con specifiche caratteristiche per guidare la scrittura.

I testi risulteranno così più fruibili per tutti, specialmente per coloro che, diversamente, potrebbero presentare delle difficoltà e sviluppare un conseguente disagio emotivo.