Prima della fine dell’anno scolastico, alcuni studenti italiani devono affrontare le prove INVALSI, ossia delle prove nazionali utili per valutare e misurare la preparazione didattica. Anche se non sono anonime, i risultati dei test non fanno media e non influiscono in alcun modo con gli altri voti
Le prove INVALSI – acronimo di Istituto nazionale per la valutazione del sistema educativo di istruzione e di formazione – sono state introdotte ufficialmente durante l’anno scolastico 2005-2006 a seguito di due anni di sperimentazione, con la misurazione del livello di italiano e matematica.
Cosa sono le prove invalsi e come si svolgono
L’obiettivo delle prove, come riportato sul sito dell’Istituto Nazionale che se ne occupa, misurano l’apprendimento di alcune competenze fondamentali, indispensabili per l’apprendimento scolastico anche delle altre discipline, così come nella vita, per la cittadinanza o sul lavoro.
Negli ultimi anni, oltre a italiano e matematica, misurano la preparazione anche nella lingua inglese: per la lingua straniera sono tenuti a sostenere il test gli studenti che frequentano la quinta elementare (V Scuola Primaria), l’ultimo anno delle scuole medie (III Scuola Sec. I Grado) e chi frequenta l’ultimo anno delle suole superiori (Scuola Sec. II Grado).
Si svolgono o su carta in un’unica giornata oppure al computer in un arco temporale di circa tre settimane. Il tempo a disposizione per completare ogni prova è di norma di 90 minuti, con eccezione per gli studenti certificati DSA o con altri Bisogni Educativi Speciali, come approfondiamo sotto.
Le prove INVALSI per DSA e BES
Gli allievi certificati dalla legge 170/2010 – la normativa approvata dal Ministero dell’Istruzione che riconosce gli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento (DSA) – svolgono regolarmente le prove INVALSI secondo le modalità previste dal proprio Piano Didattico Personalizzato (PDP). In base a quanto previsto dal Piano, lo studente può utilizzare gli strumenti compensativi e le misure dispensative (ad esempio la calcolatrice).
Nel caso specifico della prova di inglese, lingua straniera che potrebbe risultare più difficile da apprendere per uno studente DSA, anche qui si fa affidamento al PDP: se prevede l’esonero parziale o totale, l’allievo non svolge la prova di lettura o di ascolto oppure non svolge l’intera Prova Nazionale.
Anche gli studenti riconosciuti e certificati con disabilità ai sensi della legge 104/1992 sono tenuti a supportare le prove o ad essere esonerati a seconda di quanto deciso dal consiglio di classe. In specifici casi, può essere richiesta la presenza dell’insegnante di sostegno durante la durata di una o più prove.
Le prove INVALSI nel 2024
Riportiamo sotto il calendario delle prove aggiornato al 2024