Compiti a casa: consigli e strategie per studenti DSA

Giovane studente fa i compiti a casa con mamma

Confrontandoci con docenti ed esperti del settore e prendendo nota delle situazioni più frequenti, abbiamo ideato questa beve guida che speriamo possa essere utile alle famiglie per supportare gli studenti durante il momento dei compiti a casa.

Trovare il metodo di studio più adatto alle proprie esigenze può essere difficile e talvolta può richiedere tempo. Nel caso degli studenti con Disturbi Specifici dell’Apprendimento, la difficoltà può essere maggiore poiché si innescano meccanismi legati anche alla sfera psicologica, compromettendo talvolta il processo di apprendimento.

L’utilità dei compiti a casa

Lo studio in forma autonoma è un momento importante e formativo per lo studente che deve approcciarsi all’apprendimento fuori dalle mura scolastiche, o comunque in un contesto diverso da quello a cui è abituato: senza il/la docente che spiega e supporta attivamente durante lo svolgimento della attività didattiche.
È quindi un momento per sperimentare le proprie capacità e mettere in pratica le nozioni che sono ascoltate in classe o lette sul libro di testo. Al tempo stesso, seppur in modo inconsapevole, i compiti a casa sono uno strumento per conoscere se stessi e mettere alla prova la capacità di sopportazione e di gestione dello stress.

Cosa possono fare genitori e familiari

Si sa, fare i compiti al posto degli studenti non è la soluzione, anzi spesso rischia di causare solo ulteriori problematiche, tra cui mancanza di autonomia e soddisfazione personale. Si possono però mettere in atto degli accorgimenti:

  • individuare insieme un luogo silenzioso, comodo e luminoso per svolgere i compiti senza essere disturbati e possibilmente senza troppe distrazioni (ad esempio è bene non tenere la tv accesa)
  • ottimizzare la gestione del tempo: pianificare le attività da svolgere individuando le materie a cui dare precedenza, per esempio per l’imminenza di interrogazioni, e quelle da tenere per ultime (come nel caso di un semplice ripasso)
  • dare fiducia anche di fronte alle difficoltà, cercando insieme delle soluzioni didattiche comprensibili dallo studente
  • supportare e partecipare quando è necessario e richiesto: spesso è sufficiente sedersi di fianco alla scrivania e osservare (senza giudicare)
  • utilizzare strumenti compensativi adeguati, solitamente definiti dal Piano Didattico Personalizzato: quaderni specifici per DSA, utilizzo di mappe concettuali, strumenti digitali per facilitare l’apprendimento ecc.
  • gratificare quando riesce nel suo lavoro.
Quaderni del Gallo

E se i compiti sono troppo difficili?

Se anche a fronte di un supporto attivo da parte della famiglia l’esercizio o l’argomento risulta troppo complesso da sviluppare e apprendere, è bene informare l’insegnante sulla difficoltà di svolgimento dell’esercizio. Di conseguenza, il docente valuterà come procedere: ad esempio potrà svolgere l’esercizio in aula, insieme a tutta la classe, per risolvere ogni dubbio.